Modificare un motore nitro engine (glow engine)
Navigando in rete troviamo molto spesso “nitro engine conversion“. Cosa significa ?
In parole povere convertire un motore alimentato ad alcool in benzina.
La parola nitro engine in ambito modellistico è derivata dal termine (nitrometane) o nitro.
Sono motori che utilizzano una aggiunta in percentuale di nitrometano nella miscela “alcool metilico + olio”. In casi normali alcool + olio sarebbe meglio parlare di glow engine.
La distinzione principale è si può individuare dal tipo di accensione del motore. In particolare con candeletta ad incandescenza glow plug si intendono tutti i motori Glow.
Comunque sia “nitro engine o glow engine” si intendono stessi tipi di motori ma che usano miscele differenti in percentuale di : “alcool metilico / olio / nitrometano”.
Cosa differente invece sono i gas engine (Gasoline in inglese = Benzina) alimentati a benzina con accensione elettronica e candela spark plug.
In realtà esiste di modificare un motore Glow in Gas Engine in maniera ibrida utilizzando la Benzina al posto del Metanolo ma con una candela ad incandescenza che ha un filamento diverso dalle tradizionali la Candela Glow OS G5.
Convenienza ed utilizzo dei motori glow nel modellismo
Opinione comune è che per semplicità di utilizzo oltre ad una ottima resa in potenza i motori glow siano preferibili rispetto ai motori a benzina. Di contro è anche vero però che i motori glow sono molto meno gestibili e convenienti a cilindrate elevate.
Questo principalmente per due fattori, il primo in ordine ai consumi per il costo della miscela. L’altro perché l’accensione elettronica è sicuramente più pratica e gestibile a cilindrate superiori ai 35cc.
Infine per una questione di stabilità del minimo, in quanto per i glow se non perfettamente carburati ai bassi regimi potrebbero spegnersi.
Nitro Engine Coversion il test su un motore Supertigre
Sono moltissime le marche di motori nitro engine soprattutto nella categoria 2 tempi. In questo caso uno delle marche più conosciute è quella della Supertigre.
Considerati da sempre motori molto versatili e soprattutto alla portata di tutte le tasche con una vasta gamma di cilindrate. Fino a giungere al bicilindrico in linea il Supertigre Twin 60 (60cc) glow.
Capita a volte di avere più di un micromotore dello stesso tipo nel proprio laboratorio. Ancor meglio se un pò vecchiotto e con molte ore di volo alle spalle.
Ultimamente molti motori di diverse marche quali OS, ASP, Super Tigre, PH ecc.. vengono venduti per pochi euro nei mercatini dell’usato. Spesso per far posto alle nuove motorizzazioni di tipo elettrico.
Oppure per dare spazio ai nuovi motori a benzina 2 tempi e 4 tempi. Un pò per curiosità, un pò per moda, forse nel tentativo di economizzare o solo per la voglia di sperimentare tipica del modellista.
Nell’era dei maxi modelli per cilindrate superiori ai 60cc diventa indispensabile o quasi utilizzare motori a benzina, soprattutto se multicilindro.
Capita a tutti di voler modificare un motore a combustione interna come è capitato a noi. Magari cercando di migliorarne le prestazioni oppure per adattarlo ad un diverso uso e questo è proprio il caso in questione.
Supertigre G90 trasformato da alcool a benzina con accensione elettronica
Ad essere l’oggetto della modifica è capitato proprio allo stesso modello recensito nel precedente articolo il Supertigre G 90. Un motore 2 tempi di 15cc, che nonostante l’usura si è comportato egregiamente nella prova.
E’ doveroso premettere che i motori glow sono studiati in maniera particolare. Realizzati con leghe metalliche e misure volumetriche specifiche, travasi e quant’altro adatte per essere utilizzate con le miscele ad alcool ed olio di ricino o sintetico. Come da scheda tecnica del produttore.
In questo caso è stata utilizzata una centralina elettronica diversamente dalle ultime novità del mercato, che permettono di utilizzare la benzina con l’ausilio della sola candela Glow adatta allo scopo, argomento trattato nel post della candela Glow OS G5.
Essi a benzina possono funzionare lo stesso anche con ottimi risultati. Questo però non garantisce assolutamente che la stessa tenuta e stabilità di funzionamento si mantengano nel tempo. In virtù delle indicazioni di utilizzo della casa produttrice.
Proprio perché il motore è un usato (molto usato!!!) è stato conveniente provare e verificare empiricamente la validità della modifica per testarne consumi e potenza 🙂
I componenti della prova
Per realizzare la modifica è stato utilizzato un un’elica APC 13×6, un carburatore Walbro (per intenderci del tipo motosega), un’accensione elettronica alimentata alimentata a batteria (Rcexl ignition CDI for CM6 spark plug gas petrol engine 4.8/6.0v).
Infine un sensore montato sulla boccola di serraggio dell’elica ed una candela idonea (spark plug).
Per alloggiare il carburatore Walbro è stato necessario realizzare una flangia in alluminio a misura dell’imboccatura del carter realizzata al tornio, unico pezzo di media complessità.
Per il resto nulla di particolarmente difficile. Il risultato come visibile dal video, il Supertigre G90 ha dato un’ottima prestazione quasi paragonabile a quella della versione ad alcool.
I consumi sono minori ma in linea con la cilindrata, facendo registrare 10.500 RPM al banco con un un’elica APC 13×6. La messa a punto è sicuramente più complessa in quanto oltre alla carburazione è possibile regolare l’anticipo di accensione della candela elemento fondamentale per una regolazione ottimale.
Temperatura della testata durante la prova
Non essendo stata sostituita la guarnizione della testata come invece nell’articolo Conversione di un motore Glow a Benzina la temperatura di esercizio è risultata eccessiva.
Video della prova
Conclusioni
Tutto sommato il risultato è anche al di sopra delle aspettative, infatti i 10.500 RPM al banco con una APC 13×6. Le misure molto vicine ai 10.800 RPM dello stesso motore ad alcool con un’elica Master Airscrew 13×8 montato su un Bipe Ugly Stick.
Il video del Supertigre G90 in versione originale montato sul modello : Super Tigre G90 misurazione rpm con elica Master Airscrew 13×8.
I consumi medi variano rispetto a quelli alimentati ad all’alcool. Il confronto è di 300cc per l’alcoo contro i 200 circa a benzina per 10′ di volo. Quindi circa 4 voli litro.
A mio avviso vale di sicuro la pena per motori superiori ai 25-35cc di cilindrata, Maxi Modelli come lo Starlet 2400, sia per stabilità che per costi di gestione.
Al di sotto dei 23cc se ne potrebbe fare sicuramente a meno, ma anche fino al G4500. Sempre che non si voglia …. “sperimentare”!!! 🙂
Un bell’ articolo, grazie, se possibile sapere come regolare l’ anticipo volendo montare una centralina per la candela? Ti ringrazio a presto. Vincenzo runnerfly67@gmail.com
Ciao, il motore nell’articolo era stato preparato senza modificare la guarnizione della testata, risultando un pò sgorbutico e soprattutto scaldava. Se non erro l’anticipo del Rcexl Ignitions come da manuale è 28/30°. Nel Supertigre G90 se non erro l’anticipo non era corretto se non ricordo male era un tantino minore tra 25°/28°, inoltre senza modificare la guarnizione della testata risulta molto… troppo compresso per l’utilizzo a Benzina.
Ad una ulteriore modifica il proprietario del motore ha portato l’anticipo a circa 28°/30° come da manuale ed in base alle prove, tenendo conto che questi sono motori che girano dai 10.000 ai 14.000 rpm, con coppie solitamente medio alte il motore sembra funzionare abbastanza bene soprattutto ai bassi regimi.
Personalmente penso che non sia adatto ad essere trasformato a benzina, in quanto se nella versione glow gira bene con il 15% di mix olio ricino/sintetico, preferibilmente senza nitro, al massimo 5%, nella versione Benzina scalda anche per la minore percentuale di olio presente nonostante la modifica della guarnizione.
In questi casi la testa della biella essendo priva di rulli potrebbe rovinarsi con minori percentuali di olio. Comunque sia anche se potrebbe girare con il 3% di olio sintetico a benzina, personalmente non scenderei mai sotto l’8%/10% di olio con le conseguenza del caso.
Vorrei fare una riflessione in merito a queste trasformazioni, che a mio avviso reputo un po’ pericolose…i motori ad alcool bisogna tenere a mente che sono stati studiati per decenni dalle case costruttrici per funzionare con questo combustibile (che è totalmente differente da come si comporta la benzina ) e per di più sono stati concepiti per lavorare a differenti temperature e con percentuali di olio che vanno mediamente intorno al 15%…..io avrei sinceramente i miei dubbi anche in merito alla durata nel tempo di un motore così concepito, costretto poi ad andare con benzina e con percentuali di olio intorno al 2 %….pensateci bene, bisogna andare oltre al primo e immediato entusiasmo dovuto al funzionamento di questo motore al banco……
Ciao Massimo, concordo con te che i motori glow sono concepiti per andare ad alcool. E come ho gia accennato nell’articolo, nella eventualità di farli funzionare a benzina sarebbe necessario di più del 2% di olio, in quanto la biella non è concepita per la benzina, quindi avrebbe bisogno almeno del 6/8% di olio per andare sicuri.
Per quanto riguarda la sicurezza, al massimo un motore può grippare … 🙂
In fondo il modellismo è anche sperimentazione e magari usare un vecchio motore per provare e fare degli esperimenti non è male, anzi aiuta a capire molto della meccanica dei micromotori, avanzando empiricamente nella conoscenza della meccanica.
Per quanto riguarda la convenienza concordo con te che non è utile. Per me la benzina si giustifica dai 50cc in su ….. a presto 🙂