Alley Kat un aeromodello RC da addestramento basico
L’Alley Kat è un aeromodello sportivo “vintage” per motori classe .35 a .46 (5,5 – 8cc) progettato da Ed Keck e realizzato in kit dalla Southern RC nel 1975.
Qualche anno fa insieme agli amici Armando ed Ermanno abbiamo cercato un modello in “balsa kit” sportivo che fosse in grado di eseguire delle figure acrobatiche basiche dal comportamento neutro, “economico” ma soprattutto facile da realizzare.
L’esigenza era quella di iniziare un percorso formativo che desse la possibilità ad alcuni neo aeromodellisti di costruire un modello partendo dal progetto, con componenti semplici da realizzare, facile da assemblare e valido per imparare l’acrobazia F3A vintage.
Ma soprattutto non spendere cifre esorbitanti per i tanti modelli in commercio, pronti al volo. Perfetti nella loro fattura ma che non regalano quel percorso formativo di costruire da progetto. E dopo il primo crash sono da buttare.
Il balsa kit della Southern RC
Sbirciando nell’immensa raccolta di piani costruttivi nel fantastico sito web www.outerzone.co.uk vagliando innumerevoli progetti ci siamo imbattuti nell’Alley Kat un balsa kit della Southern RC.
L’Alley Kat sulla carta rispondeva a tutte queste richieste, Armando ne confermo le caratteristiche tecniche e decidemmo di realizzarlo. In fondo somigliava al blasonato Kwik Fly MK3 che ebbe grande gloria tra i piloti F3A negli anni 60.
Con il pregio di essere semplice nello scatolato della fusoliera, molto sobrio nelle linee e con un profilo alare bioconvesso simmetrico molto interessante…. che prometteva bene.
Le aspettative erano molte, ma di contro avevamo solo il progetto e pochissimi video che ne testimoniassero il comportamento in volo.
Il Balsa kit della Southern RC si realizzava in maniera convenzionale. I componenti in balsa e compensato con capote in plastica trasparente, carrello anteriore orientabile. L’ala tutta da montare e provvista di alettoni veniva fissata con viti.
Le dotazioni oltre a viti e tasselli e legni in balsa, comprendevano cerniere, squadrette di controllo, ingranaggio principale e blocchi di articolazione, materiali di rinforzo.
Inoltre in quel Balsa Kit era stata prestata massima attenzione nella scelta della balsa, con legno abbinato di uguale peso e densità per gli alettoni, i lati della fusoliera, ecc.
Realizzare il modello da progetto
Non potendo disporre del Southern RC Alley Kat in balsa kit abbiamo deciso di iniziare dalle ordinate della fusoliera e dalle centine alari, successivamente fiancate e piani di coda.
Come al solito ogni modellista ha le sue preferenze, Armando predilige l’innovazione e soprattutto il perfezionamento di ogni parte del modello, io bado molto alla robustezza (come spesso dico preferisco scavare il modello dal pieno … ) ed Ermanno ….. la velocità !!!
Il progetto di Ed Keck si presenta disegnato in maniera eccellente. Di li siamo partiti per la realizzazione, Armando ha disegnato al CAD tutti i pezzi e poi tagliati con una macchina a controllo numerico… sotto il modello nudo, un vero capolavoro.
Alleggerito in ogni sua parte e soprattutto, con motorizzazione elettrica. Che dire, era un peccato rivestire il modello per la finitura veramente magistrale. Personalmente lo avrei fatto tutto trasparente… 🙂
Foto By Renato Valentino
Diversamente da Armando, un po’ per la carenza di tempo ed anche per realizzare un prototipo in maniera leggera senza stare a badare tanto ai legni, scelsi la tipologia di fusoliera a traliccio in balsa e qualche listello di angius.
Avevo del termoretraibile di risulta e quindi due colori, blu e rosso… e quelli usai per il mio primo prototipo. Il tutto all’insegna del risparmio.
L’amico Ermanno invece realizzo il modello così come da progetto, seguendone le linee costruttive, fusoliera a cassettone e ala centinata, molto fedele all’originale nella costruzione. Il modello fu rivestito con termoretraibile di colore tra l’arancione e rosa (The Pink Panter).
La mia ala non era proprio quella di progetto, ne avevo una molto simile ma con profilo al 12% realizzata in centine (ricavato dal profilo di un modello molto simile al Super Sportster in polistirolo e obece).
La scelta era dettata dal fatto che non avevo un .45 2 tempi da montarci, ed elettrico giammai :). l’unico in quel momento era un OS FS 40…. che si sarebbe adattato alla perfezione. Ma come sarebbe andato ?
Le uniche modifiche apportate sono state l’aggiunta di un longherone di rinforzo per l’ala in tiglio e l’aggiunta di un portello del serbatoio rimovibile sul dorso della fusoliera. E poi l’immancabile carrello biciclo al posto dell’originale.
La scelta della motorizzazione per l’Alley Kat
Inutile dire che per Armando la motorizzazione elettrica per efficienza e pulizia era la scelta quasi scontata. Non solo, dalle foto il modello è stato realizzato in maniera “perfetta” con decals e finiture da manuale.
Ermanno invece scelse dapprima un OS 40 due tempi che però non era così brillante nelle prestazioni. Di seguito ha montato un ASP 52, e che dire tutta un’altra musica il modello era una scheggia.
Tutto sommato per i modelli molto colorati la miscela non è il massimo, inevitabilmente oltre che sporcare non è il meglio per il termoretraibile, rischiando di vanificare il lavoro svolto soprattutto se molto elaborato.
Ma anche per una questione di settaggio, è innegabile che un buon setup elettrico offre una resa ed una efficienza in termini aerodinamici molto superiore allo scoppio.
Per me lo scoppietto era irrinunciabile. Soprattutto perché l’OS 40 FS era il mio primo 4 tempi e la voglia di montarlo su di un modello era tanta. Il dubbio era se fosse stato in grado di portare in volo l’aereo agevolmente.
Dal mio punto di vista, neanche a pensarci ad un motore elettrico …. E l’odore della miscela ? Un po di ricino, tanto per non dimenticarne l’aroma caratteristico, soprattutto il ricino di vecchia data.
Il motore, la marmitta, il serbatoio del carburante e la radio sono stati tutti installati. L’equilibratura è stata raggiunta con qualche decina di grammi di piombo…. Forse qualcosa in più di qualche decina 🙂
Le prestazioni di volo dell’aeromodello
In un primo momento l’Alley Kat potrebbe sembrare come gli altri trainer di pari categoria. Un modello sport che vola bene ed è adatto per imparare, ma dalle prestazioni appena sufficienti per l’acrobazia tipo F3A.
Già dal rullaggio la manovrabilità sul terreno è eccellente ed in fase di decollo è facile e preciso sollevare la coda, il velivolo stacca a circa 25-30 m. per poi salire ad una velocità molto elevata.
Questo grazie alle caratteristiche del profilo che offre una ottima portanza senza pregiudicarne in maniera evidente la velocità nonostante lo spessore.
L’Alley Kat di Armando, non ha avuto bisogno di correzioni, perfetto già dal primo lancio. Il mio invece causa una leggera “svergolatura” dell’ala ha avuto bisogno di una leggera correzione sugli alettoni, ma nulla più.
Il Comportamento in volo tra i due modelli è stato però molto diverso nel senso che quello motorizzato elettrico si è comportato in maniera perfetta nelle figure acrobatiche di base, ma anche per le figure maggiormente impegnative.
L’altro motorizzato con l’OS 40 FS 4 tempi, ha sofferto un po della mancanza di potenza per le dimensioni del modello, considerando che l’ala aveva un’apertura maggiorata di circa 8 cm.
A compensarne però l’andamento, il profilo alare al 12% ne rendeva meno gravoso il lavoro dando maggiore velocità e scorrevolezza al velivolo. Tanto da essere più vicino ad un Fun Fly che un acrobatico tradizionale.
Il modello complessivamente è apparso molto reattivo ai comandi, contrariamente a kit o AFR di pari categoria, eseguendo con facilità tutte le manovre acrobatiche di base ed anche molte di quelle maggiormente impegnative.
Il comportamento alle basse velocità è il suo punto di forza e la risposta del controllo è sempre molto efficace. Questo rende le fasi di decollo ed atterraggio molto agevoli. Una volta a terra non ha tendenza a molleggiare particolarmente se ben centrato.
Le motorizzazioni migliori per Southern RC Alley Kat
Originariamente L’Alley Kat è stato motorizzato con un K & B .40 con carburatore Perry. Un buon motore che se carburato fornisce tutta la potenza necessaria per un volo sportivo. Di progetto ha un’apertura di 1370 mm, una superficie alare di 38,70 dm ed un peso tra i 2494/ 2721 g. con un carico alare medio di circa 67g/dm2.
In effetti i modelli sopracitati hanno avuto un percorso diverso in fase di progettazione esecutiva. Tanto che il modello di Armando rimasto identico nelle dimensioni di progetto con un peso di 1400 g. a vuoto, più batteria 274g e motore 150g per un totale di circa 1824 g.
Considerando la coppia offerta dalla motorizzazione elettrica e la pregevole fattura del modello, le doti di volo si avvicinano di molto ad un acrobatico F3A vintage, con la miglioria di un basso carico alare di circa 47 g/dm2.
Il prototipo (ibrido) che ho realizzato inizialmente aveva un peso di circa 1920 g tutto compreso, ed un’ala di circa 80 mm più ampia 40,95 dm2. Il che rapportato alle dimensioni il carico alare era di circa 1920/40,95= 46,88g/dm2.
La motorizzazione classe 50 sembra essere quella più opportuna volendo fare acrobazia f3a vintage, permette senza dubbio quella potenza necessaria per le figure maggiormente impegnative.
Il modello successivo invece l’ho realizzato con uno scatolare e del peso di circa 2300 g, motorizzato prima con OPS 40 SLA RCA con scarico a risonanza, e poi con un Rossi 45 sempre con risonanza.
Inutile dire che con il Rossi 45 testa nera è tutta un’altra cosa … una vera freccia 🙂